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Si può parlare di una attualità della fenomenologia e in particolare della fenomenologia di Husserl? Negli ultimi decenni si è assistito a un singolare ritorno alla fenomenologia sulla scena filosofica. Come mai? Anzitutto, essa si presenta come una via percorribile per chi non intenda rinunciare alla filosofia abbandonandosi a più o meno oscuri irrazionalismi. In secondo luogo essa mostra una positiva capacità di interagire con le scienze: senza sminuirne la portata, la fenomenologia intende sottrarle ai dogmatismi e alle superstizioni che ne minacciano la razionalità. In terzo luogo, la fenomenologia, proprio in quanto impegnata in una fedeltà all'esperienza, svolge una funzione critica nei confronti delle dottrine esplicative totalizzanti (scientifiche o filosofiche). L'impostazione fenomenologica porta con sé una dimensione anti-ideologica che non cessa di testimoniare la sua fecondità filosofica: essa invita a non staccarsi da quella fonte originaria di senso che è il nostro esperire, in cui sono chiamati a radicarsi i percorsi costruttivi e ricostruttivi delle teorie.